DI DONNE DI UOMINI E DI ALTRE COSE INUTILI

LE DONNE SONO PIU´ FORTUNATE DEGLI UOMINI

L´ intento di questo capitolo e´ , non solo, dimostrare che la donna e´ piu´fortunata del suo simile di sesso opposto, portando a prova numerose citazioni, detti e fatti accaduti, ma, anche, che questo non dipende dall´ uomo. Insomma, non e´ colpa del sesso forte. La donna e´ una predestinata, e l´uomo non puo´ farci nulla, se non cercare di arrabattarsi in questo continuo confronto con la compagna baciata dalla buona sorte.

Partiamo dalle origini: la genesi scrive che Dio “stacco´” una costola da  Adamo per creare Eva….e da quel giorno Adamo continuo´ a “staccare” assegni per la sua fortunata compagna.

Per non parlare, poi, del povero Giuseppe, costretto a “bersi” la storia che la sua “fedele” compagna, Maria, abbia fornicato con DIO...non uno qualunque….non so´…il fornaio…il fabbro, no…direttamente con DIO!!. Lui, per amore, e´ disposto a crederci, ma sa benissimo che  il paese e´piccolo e la gente mormora. Cosi´ decide di abbandonare la sua casa, il suo lavoro sicuro con un fiorente avvenire (non era in Italia, e Marchionne non era ancora arrivato) per cercare un po´ di pace. Lui non chiedeva altro che essere lasciato solo con la sua donna, voleva l´ anonimato, per questo aveva trovato una capanna dispersa dove nascondersi. Ma non aveva fatto i conti con i Re magi del gossip e dell´ informazione, sicuramente antenati di Bruno Vespa, Salluzzi Belpietro e Maria De filippi. Il primo, aveva gia´ preparato il plastico della capanna, il secondo stava gia´ indagando su chi gliela avesse regalata a sua insaputa,i l terzo, lo accusava di tentata aggressione nei suoi confronti, il quarto aveva gia´ organizzato un incontro tra Giuseppe e Dio, in cui Dio avrebbe chiesto perdono a Giuseppe. Ma il quarto non arrivo´mai perche´ il postino incaricato di consegnare la busta a Dio, non fece mai ritorno. Come se non bastasse, Re Erode, antenato di Borghezio, saputo che il figlio era di DIO (perche´ le voci girano velocemente), e non essendo Dio cittadino palestinese, scateno´ una caccia all´extracomunitario. Per farla breve, Giuseppe voleva solo un po´ di pace e tranquillita´ per se e per la sua amata; ma in men che non si dica, si trovo´ la capanna piena di Re, di soldati e di curiosi (il famoso turismo sui luoghi delle disgrazie). E dopo tutto questo casino, Maria diventa la prima donna del Vangelo, madre del figlio di DIO, celebrata in tutto il mondo tutti gli anni, nel mese di Maggio. Di Giuseppe, non si seppe piu´nulla, nemmeno GESU lo nomina mai, sempre Maria di qua…Maria di la….ma di Giuseppe niente. Mi immagino, solo, cosa sarebbe successo a parti invertite. Giuseppe si presenta da Maria con un figlio dicendo che l´ ha avuto con la Dea Venere (ballerina di lap-dance), d´ altronde lei e´ Dea, puo´ pretendere tutto. Secondo voi come avrebbe reagito Maria?....

  E non lasciamoci illudere dall´ investitura : tu sei il sesso forte!!!....perche´a causa di questo suo status quo, l´uomo dovra´: sfamare, mantenere, confortare, capire, sopportare, curare, la sua “cara dolce debole compagna” come canto´ Battisti!!

Un famoso proverbio popolare dice : l´ uomo e´ nato sotto i cavoli, mentre la donna sotto le rose…ci sara´ ben un motivo se il detto dice “ora sono CAVOLI tuoi”…come a dire: ora preparati al peggio. Io non ho mai sentito dire “sono ROSE tue” , ho sentito, piuttosto, dire, “sono 100 rose”…ma quella e un'altra storia (…o forse no).

Le donne sono nate sotto le ROSE, che, nel gergo delle “badanti del belino”  (senza alcuna offesa per il belino) stanno a significare soldi.

L´ uomo sotto i cavoli : disgrazia, poverta´.

La donna sotto le rose : ricchezza, fortuna.

RAPPORTI DI COPPIA

Ed anche nei rapporti sessuali le cose non vanno meglio : la donna ha un orgasmo piu´ prolungato dell´uomo, e puo´ averne di piu´..anzi, sembra non avere limiti di numero…..lui si…

E´cosi´ signori, perche´ loro, senza fare una beata mazza, hanno un orgasmo di circa 30 secondi, 20 in piu´di voi, e possono averne subito un altro, senza dover fare una pennichella di 30 minuti.

Come dire, maggior risultato con il minimo sforzo.

Lavare l´auto, farsi la doccia, portarla fuori a cena nel miglior ristorante della zona per fare bella figura, corteggiarla,  prendere l´ iniziativa, stimolarla ed una volta che lei e´pronta (cotta come una fagiana…si dice dalle mie parti) …..concentrarsi sull´ erezione, per paura di fare cilecca (fantasticando sulle mille posizioni del kamasutra che potrai adottare, mentre lei se ne sta´ tranquillamente ancorata alla classica posa del missionario, quindi attaccata alle doghe del letto)….ed una volta ottenuta l´ erezione, per mantenerla il piu´ a lungo possibile, pensare al parroco del tuo quartiere od al funerale di un parente, per non fare la figura del pivello che dura meno ancora del suo orgasmo.

Tutto questo  per 10 secondi, 10 sfigatissimi secondi di orgasmo allo stato puro!!

Bella riconoscenza per tutto questo lavoro, cominciato la mattina presto con il taglio delle unghie. Che non e´ roba da poco!!

Perche´ noi maschi le unghie le tagliamo solo per eventi eccezionali : battesimo e cresima (ma in questo caso, ce le hanno tagliate le nostre mamme quindi non vale), matrimonio, ma solo il nostro (in questo caso… centra ancora la mamma?) oppure ricovero in ospedale od incontri galanti con presunto dopocena.

Altrimenti lasciamo che si accorcino naturalmente (come il serpente cambia pelle o la lucertola la coda) che, solitamente avviene durante le partite di calcetto nella fase di impatto con il pallone, spontaneamente, quando raggiungono la lunghezza giusta, ne´ prima, ne´ dopo, come natura vuole.

Fateci caso, controllate gli spogliatoi dopo una partita di pallone, troverete mucchietti di unghie sotto le panche che i calciatori hanno svuotato dalle calze a fine incontro.

 Tutto questo darsi da fare, dicevo, con il rischio che, lei, finito l´ amplesso, solo tuo ovviamente, ti guardi e dica…tutto qui?

Te lo fa capire, giocando con il tuo belino moscio e dicendo, con un ingenuita´ da cresimanda, cosa le e´ successo?.

Oppure senza dire niente, ma cercando di arricciarlo con le dita come se fossero capelli (i suoi…che si arriccia, sempre, quando a voglia).

Od ancora dicendo che non ha voglia di fare la doccia e che la fara´ domani mattina; chiara allusione al fatto che, con te, non ha avuto nemmeno il tempo di cominciare a sudare.

E non e´ che, visto che non ha altro da fare che mettersi in posa (una, sempre la stessa, il missionario!!), si concentri per raggiungere l´orgasmo assieme a te (prima di te sarebbe un eresia). Macche´, nonostante tutti i tuoi sforzi, comincera´ appena ad uscire dal torpore, quando te, invece, avrai gia´ innaffiato l´ orto (per soli 10 secondi..ve lo ricordo).

Se un marito tradisce la moglie  e´ stronzo; se una moglie tradisce il marito e´ perche´ lui e´ stronzo. Se lui se ne va di casa, paga l´ affitto od il mutuo alla moglie e dovra´ trovarsi un'altra sistemazione o tornare dai genitori; se e´ lei ad andarsene, lui la richiama a casa e se ne torna dai genitori (sempre gli stessi…poverini.). Perche´ non ha i soldi per pagare un altro affitto per la nuova sistemazione della fedifraga (avendo gia´ un mutuo sul groppone).

Nell´ ambito della parentela coniugale succede una cosa che dimostra quanto l´ uomo sia piu´ sfortunato della donna. Avviene una sorta di osmosi della sfiga.

Quale e´ la suocera piu´ sfortunata delle due? Quella del figlio maschio!!!

Si chiama “sfiga di riflesso”, il maschio e´ talmente sfigato che va ad intaccare anche la fortuna della madre. E non e´ che la nuora abbia compassione, del resto sono entrambe donne, macche´ lei si scagliera´ contro la suocera con una ferocia tale da non giustificare l´appartenenza allo stesso sesso.Non che la donna abbia spirito di appartenenza, anzi. Ma si sa, la fortuna va a spasso da sola.

Un uomo solo al comando…od, in questo caso, una donna sola al comando.

 

Gli uomini invece si, che sono solidali fra di loro.D´ altronde…..mal comune mezzo gaudio.La storia ci insegna che i poveri, gli sciagurati, si sono sempre dovuti unire per ottenere qualcosa.

Mi dispiace ma non se ne esce.

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